mercoledì 8 gennaio 2014

Chiuso il Pronto Soccorso del San Camillo di Comacchio

Quello di oggi è stato un pomeriggio davvero triste.
L'imposizione delle Istituzioni arriva come una mannaia sui cittadini non solo di Comacchio, ma di tutto il territorio.
IL PRONTO SOCCORSO DEL SAN CAMILLO DA OGGI POMERIGGIO È CHIUSO.
Per cui tutto il basso ferrarese dovrà recarsi unicamente all'Ospedale del Delta e, se ci sarà troppo affollamento o se il caso non potrà essere gestito al nostro ospedale, si dovrà ovviamente andare a Cona.
Ciò che è allucinante non è la chiusura del Pronto Soccorso, ma la modalità
Certo che le decisioni sono state prese dai Sindaci della Provincia di Ferrara (al 95% di centro-sinistra), ma ci sono modi e modi per far le cose.
All'ora di pranzo i cittadini della Consulta di Comacchio scoprono che l'Ausl ha fatto portare dei cartelli di carta in cui si scrive che il Pronto Soccorso non è più in servizio da oggi e in più sono stati coperti i cartelli stradali che segnalano l'Ospedale San Camillo.

Alle ore 15 arriviamo sul posto ed ecco cosa vediamo:




Vediamo tante persone che sono allibite, visto che da 80 giorni sono in Ospedale pacificamente e d'un tratto arriva un cartello a dire che il Pronto Soccorso non esiste più.
Un reparto nuovo dove si possono vedere anche cartelli di questo tipo all'interno:

Ad ascoltare le persone che da anni lottano contro la chiusura del San Camillo si possono imparare molte cose, che i politici e i dirigenti Ausl ovviamente non diranno mai. Si impara cosa significa fare una critica, fare una controproposta (come quella fatta dalla Consulta contro la chiusura odierna del Pronto Soccorso) e soprattutto perseverare senza mollare mai un centimetro.

Quella di oggi è stata un'interruzione inaspettata di un servizio fondamentale come quello del Pronto Soccorso. Nessuno ne è stato informato in maniera adeguata, infatti ben due autovetture si erano recate sulla rampa del PS ma han dovuto fare marcia indietro perché i malati non potevano più essere accolti al San Camillo da quel momento in poi.

Alle ore 17 circa il Presidente della Consulta Mezzogori si è calato dal tetto in segno di protesta e scivolando ha rischiato molto la propria incolumità. Per fortuna, dopo attimi di panico, sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che l'hanno fatto scendere con delle scale e sono intervenuti gli operatori sanitari che, arrivati in ambulanza, hanno vissuto il paradosso di non poter più utilizzare il Pronto Soccorso del San Camillo 



Ma in un Paese normale è possibile vedere scene come queste:











Ovvero una rampa di un Pronto Soccorso in cui, in caso di necessità, deve arrivare un'ambulanza e un'automedica che però non possono appoggiarsi al Pronto Soccorso ma devono prendere e portare un paziente al Delta???

Ecco che quando si arriva a situazioni surreali come questa, allora non si può che perdere la fiducia nelle Istituzioni che hanno fatto scelte come questa, ovvero la Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria del 26 giugno, che aveva deliberato la chiusura del Pronto Soccorso, ma, ripetiamo, ci sono modi e modi per fare le cose.
Ci domandiamo infatti se sia legale sospendere un servizio del genere da un momento all'altro senza alcun avviso per la cittadinanza del territorio.

Concludiamo ricordando a tutti una cosa: San Camillo e Delta sono sulla stessa barca. Presto, se i cittadini non si attiveranno in maniera importante, dovremmo andare a Cona per qualsiasi cosa.
Da soli non possiamo fare molto, ma se uniamo le forze di certo non sarà facile per loro.

Passate parola!

0 commenti:

Posta un commento