lunedì 4 luglio 2011

Beppe Grillo e la Val di Susa - Chiarimenti e fatti sul No TAV



Ieri in Val di Susa c'era la nebbia. Non era solo quella dei fumogeni. Era la nebbia della disinformazione. Oggi sono additato dai media di Stato (se un giornale è pagato con finanziamenti pubblici diretti o indiretti è, per definizione, un giornale di Stato) come fomentatore di violenti. Questo non è assolutamente vero. Ieri ho chiamato eroi i valsusini che manifestavano pacificamente, come fanno da anni, per il loro territorio. Sono il primo a condannare e a voler sapere chi sono i black bloc annunciati dai media da giorni. Li trovino, li arrestino.
La nebbia dei media è calata sulle ragioni della protesta. Sempre ignorate. Non ha speso una parola sui motivi per i quali un'intera valle è contraria alla Tav. Non ha spiegato le ragioni dei valsusini. La Tav, l'ho scritto decine di volte in 7 anni, non serve. Non è un treno ad alta velocità, ma un treno merci che dovrebbe trasportare in un lontano futuro carichi inesistenti e in diminuzione da un decennio sull'attuale tratta ferroviaria della Val di Susa. Esiste già, infatti, una linea merci che collega Torino a Modane completamente sottoutilizzata. Un tunnel di 57 chilometri. L'opera sarà finita tra venti anni, un periodo infinito, in cui si prevede un'ulteriore diminuzione dei trasporti europei. A che serve la Tav? Ma soprattutto a CHI serve? Chi ci guadagna? Il costo previsto è di 22 miliardi a carico della collettività. La UE ci darà solo 672 milioni (soldi nostri comunque, dato che diamo ogni anno circa 13 miliardi alla UE e ne riceviamo 9). Perché nessuno confuta questi dati?
Tremonti ha appena annunciato una manovra di 47 miliardi di tagli e di tasse per evitare il default, ma la ennesima Grande Opera s'ha da fare, come sempre a spese degli italiani.
Vedo in questo accanimento dei partiti per la Tav, che per primi sanno essere inutile, la disperazione di chi ha fallito, ma non può tornare indietro. Se non ci fossero stati Fukushima e il referendum quante decine di migliaia di uomini avrebbero dovuto mobilitare per costruire le centrali nucleari che nessun italiano voleva, ma la politica assolutamente si? Questa è l'Italia della nebbia dei media che copre ogni cosa. Ich bin valsusiner!

Questa la voce di una di quelle persone definite sovversive o insurrezionaliste.




"Questo è un'esempio di come si portano avanti le battaglie, spiegando le motivazioni e le ragioni a chi è comandato a impedire la democrazia, questa donna è un esempio per tutti quanti, sentendo le sue parole cresce la voglia di lottare per la democrazia e per la difesa di quei diritti che ogni giorno vengono divorati dallo squalo politico di turno in un paese, purtroppo per loro, che sta iniziando a capire e si sta svegliando ogni giorno di più, avevo una settimana di ferie e ho deciso di andare in Val di Susa a combattere una battaglia per il nostro territorio e per la nostra salute, ho scelto la vacanza più bella, quella con più significato, quella da ricordare. Guardando questo video ami di più la tua gente e capisci perchè sei spinto a fare quello che fai e perchè lo fai, parto con l'entusiasmo di sempre sapendo che loro non molleranno ma che noi non molleremo neanche di un centimetro. Un abbraccio." Nik il Nero

L'ottima precisazione di Tommaso Mantovani: http://www.estense.com/?p=154810

E infine il Passaparola di Travaglio per una delucidazione sull'intera questione:

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